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“Milan-Roma 1-2: giallorosse da rimonta e primato in classifica”

Seconda giornata di Serie A Athora, la Roma va a far visita al Milan (a Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Piacenza): obiettivo di entrambe le squadre è vincere per dare continuità alle rispettive vittorie nelle partite d’esordio (con la Roma a valanga sul Parma e il Milan corsaro in casa del Genoa) e balzare così in cima alla classifica a punteggio pieno – raggiungendo la sorpresa Lazio.

Per la società giallorossa è anche un test importante per verificare quante “scorie” ci siano ancora nelle gambe, e soprattutto nella testa, dopo la brutta battuta d’arresto di mercoledì in UWCL, sul campo del Real Madrid.

Le due squadre si ritrovano comunque dopo appena un mese, quando nei gironi di Women’s Cup una prodezza di Giulia Galli decretò l’1-0 finale al Tre Fontane, eliminando di fatto il Milan dalla competizione.

Anche in vista dell’altro imminente impegno di Champions, quando mercoledì prossimo al Tre Fontane arriverà quel Barcellona che è decisamente la squadra femminile più forte al momento, Mister Rossettini effettua un deciso turn-over pur restando fedele al suo 4-3-3 (con licenza di svariare): confermata Baldi, difesa con Veje-Valdezate-Heatley-Bergamaschi (turno di riposo per Van Diemen), Dragoni che torna titolare con Giugliano e Pandini a centrocampo, attacco Pilgrim-Viens-Corelli. Partita da super-ex per Valentina Bergamaschi, che detiene tuttora il record di presenze con la squadra meneghina.

Il Milan di Suzanne Bakker si schiera a specchio: le insidie per la porta romanista arrivano dalla velocità di Ijeh (due Evelyn punte centrali nelle due squadre, quindi!), le botte da fuori di Arrigoni, le esterne Soffìa e Koivisto. Garanzie di sicurezza per la porta rossonera sono le due nazionali azzurre: la centrale difensiva Julie Piga e soprattutto l’eccezionale portiera “Laurona” Giuliani, una delle migliori al mondo nel suo ruolo (nonché idolo di chi scrive questa rubrica, memore anche del suo bellissimo gesto nell’ultimo Roma-Milan).

Roma che parte più brillante, ma senza pungere: ancora una volta l’attacco appare spuntato, ancora di più senza le folate offensive portate dal gelido vento norvegese che soffia sulla fascia sinistra, a nome Emilie Haavi.

Al 4’ minuto però è Pilgrim ad andarsene su quella fascia, per mettere poi in mezzo per Corelli. La numero 16 ha il problema di girarsi e allora appoggia a Pandini al limite: il tiro della centrocampista è un bolide che fischia pochi centimetri sopra la traversa.

La Roma ci proverà più volte nella prima frazione di gioco, ma sempre senza fortuna – vuoi per la mira manchevole, vuoi per i salvataggi di Giuliani.

E così c’è Pilgrim che trova la deviazione da due passi su corner, con l’estrema rossonera che blocca a terra. Poi è Viens a colpire di testa su cross da sinistra, ma non riesce a imprimere la potenza giusta e la palla è calamitata dai guantoni della portiera.

Il Milan è più farraginoso nella manovra, ma applica un pressing alto e molto intenso che frutta bene, costringendo le avversarie a due errori gravissimi, due veri e propri regali che però la squadra di casa non sfrutta: prima (al 21’) è Winny Heatley a tentare un dribbling da ultima giocatrice, perdendo una palla sanguinosa per opera di Chanté Dompig con l’olandese che incredibilmente a tu per tu con Baldi la tira alta!

Al 40’ è altrettanto inaspettato l’errore di Giugliano che opta per un retropassaggio rischiosissimo all’interno della propria area di rigore: il pallone è preda di Ijeh che si gira benissimo ma la cui conclusione viene abilmente respinta di piede da Baldi.

Primo tempo che si conclude con un tiro di Corelli al termine di un bello scambio a terra, di poco a lato.

Si va sul riposo sullo 0-0, quindi, al termine di una frazione combattuta da ambo le compagini; meglio la Roma in fase di manovra e possesso palla, ma entrambe le portiere sono state chiamate a sporcarsi i guantoni.

Al rientro dagli spogliatoi c’è il primo cambio: fuori una stanca Veje per Thøgersen, con la danese che torna in campo dopo l’operazione al setto nasale (souvenir dei play-off Champions a Lisbona) con una vistosa maschera protettiva, e quindi Bergamaschi che si sposta a sinistra.
In partita però è il Milan a cambiare marcia, e a crescere sempre di più con il passare dei minuti.

Al 62’ un’azione prolungata porta al tiro prima Dompig e poi Soffìa, ma senza fortuna per entrambe.

La prolungata pressione rossonera però viene premiata al 76’: Cesarini batte un corner, Viens è goffa nella respinta che arriva in zona De Sanders, la centrale olandese trova una spettacolare rovesciata che si infila sotto l’incrocio dove Baldi non può arrivare. Milan 1 Roma 0.

Mister Rossettini non ci sta, e dopo aver già inserito Rieke, Greggi e Galli, dopo la rete avversaria gioca la carta Haavi.

E poco importa che manchi solo quarto d’ora, adesso anche le calciatrici con la lupa sul petto non ci stanno a perdere un match che magari non hanno dominato, ma di cui certo non meritano un risultato negativo.

E così, all’83, la Roma torna ancora dalla bandierina (per il sesto corner): la pennellata di Giugliano è un arcobaleno dipinto di due soli colori, il giallo e il rosso, e punta dritto verso la più giallorossa delle “capocce”, quella di Alice Corelli. La “spizzata” della numero 16 lascia di stucco persino Giuliani: è 1 a 1, esultanza in stile Joker, e mancano sette minuti più recupero.

All’88’ è il momento in cui tutti i (tantissimi!) tifosi giallorossi sugli spalti gridano al pareggio: l’azione è bellissima, con Greggi che ruba palla a Koivisto per chiedere un dai-e-vai a Giugliano; la capitana le recapita una palla perfetta al centro dell’area, che Giadina dovrebbe solo spingere dentro… e invece tira di poco a lato.

Quando si sbaglia un gol così ad un passo dal traguardo, di solito ti taglia le gambe. Ma questa Roma sembra trovare energie inaspettate, e così Heatley recupera un pallone, lancia in profondità dove avviene un singolare “scambio di ruoli”: Corelli addomestica la palla e trova un filtrante delizioso per l’accorrente Giugliano, che si traveste da punta e tira al volo verso il secondo palo, dove Giuliani non può arrivare. Al 91’ la Roma completa quindi il sorpasso, è 1-2!

La partita finisce qui, e tra le due litiganti è quindi la Roma a trovare i tre punti e a guadagnare la cima della classifica. In vetta trova la squadra di base a Formello (che definire “sorpresa” appare ormai limitato, visto che da mesi sta giocando molto bene), e verrà raggiunta nel pomeriggio anche dal Napoli vittorioso sul campo della Ternana.

Asse del campionato che quindi si sposta decisamente da nord verso sud, anche se chiaramente è prestissimo per fare un’analisi.

Nel frattempo, è esplosa la crisi in casa bianconera: le Campionesse in carica hanno infatti perso in casa contro il Como (0-1) trovandosi così a 1 punto dopo due giornate – peggior partenza di sempre per la Juventus femminile.

E adesso, come detto, la Roma è attesa dalla peggiore avversaria che si possa incontrare: Aitana Bonmatí, Ewa Pajor, Caroline Graham, Alexia Putellas sono nomi che mettono i brividi (e che portano in dote ben CINQUE palloni d’oro!) – chiedete al Bayern Monaco, certo non le ultime arrivate, che con loro hanno appena perso 7 a 1.

Ci vorrà calma, sangue freddo, cuori forti e piedi saldi, per contrastarle. E ci vorrà anche il più bel pubblico del mondo, che dovrà riempire il Tre Fontane come mai visto prima. Non mancate, quindi, mercoledì 15 alle 21!

La Serie A invece torna il prossimo fine settimana, con le giallorosse subito chiamate ad uno scontro al vertice: domenica 19 alle 12:30 si gioca sotto il Vesuvio, per un Napoli-Roma d’alta classifica.

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