Al Bologna la Coppa Italia!

All’Olimpico, i rossoblù superano il Milan grazie al gol di Ndoye e conquistano la Coppa Italia per la terza volta, a distanza di 51 anni dall’ultimo trionfo. Finale tesissima dal primo all’ultimo minuto, segnata da episodi discussi e da una direzione arbitrale di Mariani finita sotto accusa.
Partenza a razzo all’Olimpico, con il Milan che domina i primi minuti: secondo i dati, ma Skorupski è insuperabile e compie tre interventi straordinari che tengono in piedi il Bologna.
Tanto nervosismo e proteste, soprattutto da parte del Milan: Gabbia viene colpito da una gomitata di Beukema, ma tutto viene lasciato correre; poco dopo, Ferguson entra duramente su Leao, che rimedia un colpo al volto e finisce sanguinante. Solo giallo per lo scozzese, con i rossoneri che invocavano una sanzione più pesante.
Nella ripresa arriva la svolta: Ndoye sfrutta un’incertezza della retroguardia milanista, si libera con classe e batte Maignan con un destro preciso. Il Milan ci prova fino alla fine, ma il risultato non cambia. Al triplice fischio esplode la festa: il Bologna è campione, e l’intera città può esultare dopo 51 anni d’attesa.
Trofeo meritato per i felsinei per quanto stanno facendo negli ultimi anni, e meritatissimo per Vincenzo Italiano, entrato in punta di piedi al posto di Thiago Motta e, dopo tutte le finali perse con la Fiorentina, ottiene finalmente il suo primo trofeo in carriera.
Il Milan manca così il trofeo che poteva portarli in Europa e che poteva dare una svolta a questa stagione che finisce, dunque, ben aldisotto delle attese.
Il Milan manca l’occasione di conquistare un trofeo che avrebbe garantito l’accesso all’Europa e potuto dare un senso diverso a una stagione conclusa nettamente al di sotto delle aspettative.