Pisilli regala i tre punti sofferti alla Roma
La Roma non sbaglia e infila la seconda vittoria di fila in campionato. Nella sesta giornata di Serie A la squadra di Juric batte il Venezia 2-1 in rimonta e guadagna terreno in classifica portandosi a nove punti. All’Olimpico nel primo tempo i giallorossi controllano il possesso, ma i neroverdi giocano bene in ripartenza, confezionano diverse occasioni e sbloccano il match con Pohjanpalo (44′) dopo un palo di Busio. Nella ripresa i padroni di casa aumentano i giri grazie anche ai cambi, spingono e ribaltano il risultato con un destro dal limite di Cristante (74′) deviato da Busio alle spalle di Joronen e un’incornata di Pisilli (83′) sugli sviluppi di un corner.
LA PARTITA
Dopo il pareggio con l’Atheltic Bilabo in Europa League, Juric tiene l’acciaccato Dybala in panchina e davanti piazza Pellegrini e Soulé alle spalle di Dovbyk. A caccia di punti per allontanarsi dalla zona rossa della classifica, Di Francesco invece si schiera col 3-5-2 e affianca Oristanio a Phjanpalo. Con le squadre corte e compatte, in avvio è il Venezia a verticalizzare meglio e a rendersi più pericoloso. Svilar esce su un cross alto per Pohjanpalo, poi vola su un destro dal limite di Svoboda e ferma un sinistro debole di Oristanio. Occasioni che danno fiducia ai neroverdi e accendono il match. Da una parte Joronen ferma un tiro di Soulé e respinge una punizione di Pellegrini, dall’altra Ndicka e Mancini murano invece Pohjanpalo e Oristanio dopo una buona incursione di Zampano a destra. Alta e aggressiva, la Roma alza il baricentro e controlla il possesso, ma fatica a trovare varchi in verticale. Il Venezia invece serra le linee, si appoggia a Nicolussi Caviglia in costruzione e cerca subito la profondità con i lanci lunghi per le punte e per gli esterni. Pescato da un bel cross di Candela, Oristanio va in cielo e spedisce alto di testa, poi due tentativi di Pojanpalo in ripartenza non centrano il bersaglio grosso e una punizione di Nicolussi Caviglia finisce sopra la traversa. In pressione, il Venezia si difende con ordine, gioca di prima in verticale e a fine primo tempo dà una spallata al match. Dopo una grande azione a sinistra, Busio centra il palo di destro e Pohjanpalo appoggia in rete sulla respinta. Gol che sblocca la gara e manda un po’ in tilt i giallorossi, che subito dopo evitano il raddoppio solo grazie a due interventi provvidenziali di Svilar e Mancini. La ripresa inizia senza cambi e con la Roma che avvicina Pellegrini a Dovbyk per provare a scardinare il bunker neroverde. Il palleggio giallorosso però è troppo lento e la difesa di Di Francesco chiude bene le linee di passaggio costringendo la Roma a rimanere fuori dall’area. Kone testa i riflessi di Joronen dal limite, poi un destro a giro di Pellegrini sfiora il palo. Alta e aggressiva, la banda di Juric attacca con tanti uomini, ma presta anche il fianco alle ripartenze del Venezia. Haps raddoppia in contropiede, ma Abisso annulla tutto per una posizione irregolare di Zampano, poi Svilar salva i giallorossi in uscita su un’altra ripartenza di Oristanio. A caccia di idee e soluzioni, Juric fa entrare Baldanzi e Pisilli al posto di Mancini e Kone e passa al 4-2-3-1. Cambio tattico che dà più dinamismo e velocità ai giallorossi, ma che deve fare comunque i conti con l’applicazione di Svoboda & Co. Pisilli non trova la porta di testa sugli sviluppi di un corner, poi ci riprova dal limite ma la difesa neroverde respinge. Angelino prova a far salatere il banco con le sue giocate, ma in area la Roma non sfonda. Un sinistro di Dovbyk finisce largo, poi Cristante pareggia i conti con un destro dal limite deviato da Busio alle spalle di Joronen. Incassato il gol, Di Francesco avanza Busio e puntella la mediana facendo entrare Doumbia, Andersen e Crnigoj al posto di Ellertsson, Nicolussi Caviglia e Oristanio. Juric invece toglie Pellegrini e getta nella mischia Paredes. Mosse che segnano il finale e l’inerzia del match. Col Venezia schiacciato e sulle gambe, dopo un paio di tentativi fuori bersaglio, Pisilli ribalta il risultato di testa su un cross calciato proprio da Peredes e decide la gara firmando il suo primo gol in Serie A. Sigillo che vale tre punti pesanti per la Roma dopo un primo tempo complicato e punisce un Venezia troppo remissivo nella ripresa.